La Bibbia

Sapienza 7

Sapienza

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Capitolo 8

1

 

 Giuda venne a conoscere la fama dei Romani: che essi erano molto potenti e favorivano tutti quelli che simpatizzavano per loro e accordavano amicizia a quanti si rivolgevano a loro e che erano forti e potenti. 

 

 


2

 

 Gli furono narrate le loro guerre e le loro imprese gloriose compiute tra i Galli: come li avessero vinti e sottoposti al tributo. 

 

 


3

 

 Aveva saputo quanto avevano compiuto nella Spagna per impadronirsi delle miniere di oro e di argento che vi sono; 

 

 


4

 

 e come avevano sottomesso tutta la regione con la loro saggezza e costanza, benché il paese fosse assai lontano da loro, e avevano vinto i re che erano venuti contro di loro dall'estremità della terra: li avevano sconfitti e avevano inflitto loro gravi colpi e gli altri re pagavano loro il tributo ogni anno. 

 

 


5

 

 Avevano poi sconfitto in guerra e sottomesso Filippo e Perseo re dei Chittim e quanti si erano sollevati contro di loro. 

 

 


6

 

 Venne a sapere che Antioco, il grande re dell'Asia, era sceso in guerra contro di loro con centoventi elefanti e cavalleria e carri e un'esercito immenso e fu sconfitto da loro, 

 

 


7

 

 che lo presero vivo e gli imposero di pagare, lui e i suoi successori, un tributo ingente, di consegnare ostaggi e cedere territori: 

 

 


8

 

 la regione dell'India, la Media, la Lidia, tra le migliori loro province, e che, dopo averle tolte a lui, le avevano date al re Eumene. 

 

 


9

 

 Gli fu riferito inoltre come i Greci avevano deciso di affrontarli e distruggerli, 

 

 


10

 

 ma la cosa fu da loro risaputa e mandarono contro di quelli un solo generale; vennero a battaglia con loro e ne caddero uccisi molti; i Romani condussero in schiavitù le loro mogli e i loro figli e saccheggiarono i loro beni, conquistarono il paese e abbatterono le loro fortezze e li resero soggetti fino ad oggi. 

 

 


11

 

 Gli altri regni e le isole e quanti per avventura si erano opposti a loro, li distrussero e soggiogarono; con i loro amici invece e con quanti si appoggiavano ad essi avevano mantenuto amicizia. 

 

 


12

 

 Avevano assoggettato i re vicini e quelli lontani e quanti sentivano il loro nome ne avevano timore. 

 

 


13

 

 Quelli che essi vogliono aiutare e far regnare, regnano; quelli che essi vogliono, li depongono, tanto si sono innalzati in potenza. 

 

 


14

 

 Con tutti questi successi nessuno di loro si è imposto il diadema e non vestono la porpora per fregiarsene. 

 

 


15

 

 Essi hanno costituito un consiglio e ogni giorno trecentoventi consiglieri discutono pienamente riguardo al popolo perché tutto vada bene. 

 

 


16

 

 Affidano il comando e il governo di tutti i loro domìni a uno di loro per un anno e tutti obbediscono a quel solo e non c'è in loro invidia né gelosia. 

 

 


17

 

 Giuda pertanto scelse Eupòlemo, figlio di Giovanni, figlio di Accos, e Giasone, figlio di Eleàzaro, e li inviò a Roma a stringere amicizia e alleanza 

 

 


18

 

 per liberarsi dal giogo, perché vedevano che il regno dei Greci riduceva Israele in schiavitù. 

 

 


19

 

 Andarono fino a Roma con viaggio lunghissimo, entrarono nel senato e incominciarono a dire: 

 

 


20

 

 «Giuda, chiamato anche Maccabeo, e i suoi fratelli e il popolo dei Giudei ci hanno inviati a voi, per concludere con voi alleanza e amicizia e per essere iscritti tra i vostri alleati e amici». 

 

 


21

 

 Piacque loro la proposta. 

 

 


22

 

 Questa è la copia della lettera che trascrissero su tavolette di bronzo e inviarono a Gerusalemme, perché vi rimanesse come documento di amicizia e alleanza per i Giudei. 

 

 


23

 

 «Salute ai Romani e al popolo dei Giudei per mare e per terra sempre; lungi da loro la spada nemica. 

 

 


24

 

 Se verrà mossa guerra prima contro Roma o contro uno qualsiasi dei suoi alleati in tutto il suo dominio, 

 

 


25

 

 il popolo dei Giudei combatterà al loro fianco con piena lealtà come suggerirà loro l'occasione; 

 

 


26

 

 ai nemici non forniranno né procureranno granaglie, armi, denaro, navi, secondo la decisione di Roma, ma manterranno i loro impegni senza compenso. 

 

 


27

 

 Allo stesso modo se capiterà prima una guerra al popolo dei Giudei, combatteranno con loro i Romani con tutto l'animo, come permetteranno loro le circostanze; 

 

 


28

 

 ai nemici non forniranno granaglie, armi, denaro, navi, secondo la decisione di Roma; osserveranno questi impegni senza frode. 

 

 


29

 

 Secondo queste formule i Romani hanno stabilito un'alleanza con il popolo dei Giudei. 

 

 


30

 

 Se dopo queste decisioni vorranno gli uni o gli altri aggiungere o togliere qualche cosa, lo faranno di comune accordo e quello che avranno aggiunto o tolto sarà obbligatorio. 

 

 


31

 

 Riguardo poi ai mali che il re Demetrio compie ai loro danni, gli abbiamo scritto: Perché aggravi il giogo sui Giudei nostri amici e alleati? 

 

 


32

 

 Se dunque si appelleranno contro di te, difenderemo i loro diritti e ti faremo guerra per mare e per terra». 

 

 


Sapienza 9

 

 

 

 

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